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Best practice

La refertazione in ecografia nefrologica

Definizioni

La patologia parenchimale renale

La valutazione della gravità di compromissione funzionale relativa ad una malattia renale ha trovato un supporto nello studio ecografico dell’apparato urinario.

In relazione alle malattie che interessano il parenchima renale  nel referto si dovrà indicare:

  • Anamnesi  con particolare riguardo alla presenza di  anomalie urinarie, ipertensione arteriosa, eventuale compromissione della funzione renale, dati immunologici significativi.
  • Diametro longitudinale dei reni  
  • Spessore corticale
  • Spessore parenchimale
  • Ecogenicità corticale
  • Passaggio corticomidollare e aspetto delle  piramidi
  • IR intraparenchimale

Studi comparativi hanno evidenziato come l’ecogenicità corticale correla in maniera abbastanza significativa con reperti istopatologici derivanti dalla biopsia renale. E’ utile  specificarne il grado e ci si può riferire ad una scala di  4 gradi (Hrikak e coll.) in cui il confronto viene fatto con l’ecogenicità del fegato e/o  del seno renale normali, considerati come i due opposti termini di paragone: la  valutazione va effettuata utilizzando una corretta regolazione del guadagno dell’apparecchio ecografico:

  • 0 - normale. Ipoecogeno rispetto al fegato;
  • 1 - isoecogeno rispetto al fegato;
  • 2 - moderatamente iperecogeno rispetto al fegato ma inferiore al seno renale;(figura 1  )
  • 3 - iperecogeno rispetto al fegato ma equivalente a quella del seno renale.(figura  2 )

L’esperienza dell’ecografista nefrologo permetterà tale valutazione anche in assenza di una confrontabilità diretta con fegato e/o milza normali.

Il  diametro longitudinale dei reni deve essere espresso in cm in maniera da permettere considerazioni che vanno dalla:

  • comparazione tra la misura dei due organi: una asimmetria con differenze superiori a 1,5 cm sono patologiche.  
  • il giudizio di “normalità” della dimensione di un rene non può prescindere dalla misura del controlaterale, in quanto ad esempio la mancata ipertrofia vicaria di un rene quando l’altro è grinzo o assente,  è per lo più associato a funzione ridotta.
  • dimensioni renali nella norma in un paziente diabetico possono permanere anche con funzionalità significativamente compromessa.

La progressiva riduzione del diametro longitudinale, in particolare associato ad aumento della ecogenicità corticale, hanno una buona specificità nel determinare una compromissione della funzione renale da affezione ad andamento cronico  interessante il parenchima renale. Nel caso in cui tale rilievo si associ ad una buona evidenza delle piramidi, che conservano le loro caratteristiche di dimensioni ed ecogenicità, si può ragionevolmente proporre un interessamento prevalentemente glomerulare. L’ecografia non sostituisce certamente la biopsia renale, ma può permettere ragionevoli ipotesi, che nel referto possono essere riportate ad esempio con una formula del tipo: “quadro ecografico renale compatibile con nefropatia parenchimale cronica da prevalente interessamento…”.

D’altra parte la riduzione volumetrica del rene, non associata a variazione della ecogenicità corticale, si ritrova frequentemente nelle nefropatie vascolari, dove la componente flogistica può mancare.  Nelle fasi avanzate, dove la sclerosi diventa una componente rilevante, anche l’ecogenicità corticale può accentuarsi. 

In situazioni  di riscontro molto frequente, come la “ microematuria di probabile origine glomerulare”  (da studio morfologico delle emazie urinarie in contrasto di fase) il quadro ecografico renale può essere assolutamente normale.  In questo caso particolare, comunque l’eventuale riscontro di una accentuazione della ecogenicità corticale, deve quanto meno portare a suggerire,  nelle conclusioni,  monitoraggi più ravvicinati sia ecografici, ma soprattutto della funzione renale, dell’esame delle urine e  della pressione arteriosa.

Nella sindrome nefrosica possono essere riscontrate dimensioni renali aumentate, con evidenza di un incremento relativo dello spessore della componente parenchimale (imputabile all’edema)  e talora una riduzione della ecogenicità corticale per incremento della componente liquida.

Nelle glomerulonefriti acute potremo osservare un incremento volumetrico complessivo dei reni, con iperecogenicità corticale che rende più evidenti le piramidi, spessore parenchimale aumentato rispetto al seno renale.

La flogosi o la necrosi acuta  della componente tubulo interstiziale del parenchima permette di osservare piramidi evidenti con margine superiore che tende a sconfinare nella corticale, il parenchima in complesso sembra a volte esuberante rispetto al  seno e la corticale è moderatamente iperecogena. E’ evidente che la diagnosi di danno tubulo-interstiziale non può essere fatta  con la sola ecografia, ma la storia clinica unita all’immagine ecografica possono permettere di ipotizzare tali conclusioni, da esprimere sempre con la formula “quadro ecografico renale compatibile con …”.

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pubblicata il  17 aprile 2011 
Da Loretta Pittavini
Parole chiave: diametro longitudinale, ecogenicità corticale, patologia parenchimale
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