Attenzione! Per visualizzare al meglio il sito e usufruire di tutte le funzionalità messe a disposizione
si consiglia di aggiornare la versione in uso di Internet Explorer alla versione 8 o superiore. Grazie!

La rete delle conoscenze nefrologiche

Vol. 14 - 1997

n. 5 - settembre-ottobre

  • Nuove acquisizioni sul ruolo patogenetico del sistema del complemento nelle nefropatie (Editoriale)
    V. Montinaro, F.P. Schena
  • Polimorfismo del gene per l'angiotensina convertasi nelle malattie di interesse nefrologico (Editoriale)
    G. Cannella, E. Paoletti
  • Dislipidemia nei pazienti emodializzati: incidenza e trattamento
    L. Iorio, R.G. Nacca, G. Saltarelli, R. Simonelli, F. Violi

    Abbiamo studiato le alterazioni del quadro lipidico in 82 pazienti in trattamento emodialitico periodico raggruppandoli secondo l'età anagrafica, l'età dialitica e la tecnica sostitutiva impiegata. L'analisi dei dati ottenuti non ha mostrato differenze significative riguardo al sesso ed all'età dialitica; i pazienti trattati con tecniche alternative hanno rivelato un profilo lipidico migliore rispetto a quelli sottoposti ad emodialisi standard. Ai 31 pazienti ipertrigliceridemici in acetato dialisi sono stati somministrati acidi grassi della serie Omega-3; i controlli dei parametri dell'assetto lipidico sono stati effettuati a 4 e 12 settimane; si è ottenuta una riduzione significativa della media della trigliceridemia (p = 0.025) a 12 settimane mentre il profilo Apolipoproteico non si è modificato. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 287-91)

  • Iponatremia con natriuresi nei pazienti neurochirurgici
    D. Docci, M. T. Nasi, L. Baldrati, C. Capponcini, F. Facchini, A. Giudicissi, C. Feletti

    L'iponatremia con natriuresi è un disordine elettrolitico frequente nei pazienti neurochirurgici. La valutazione della volemia mediante misurazione della pressione venosa centrale ci ha consentito di riconoscere due cause distinte di tale disordine in 11 pazienti neurochirurgici altrimenti non complicati: 7 pazienti svilupparono iponatremia euvolemica e fu fatta diagnosi di SIADH; 4 pazienti presentarono iponatremia ipovolemica e fu fatta diagnosi di CSWS. Nessuno dei parametri laboratoristici (azotemia, creatininemia, uricemia, elettroliti sierici ed urinari, osmolarità sierica ed urinaria) testati al momento della comparsa dell'iponatremia consentiva di differenziare i due gruppi. Protocolli terapeutici appropriati alla diversa condizione clinica (restrizione idrica nella SIADH e infusione di liquidi nella CSWS), risultarono nella rapida correzione dell'iponatremia in tutti i pazienti. I nostri dati, mentre confermano che la CSWS è una causa frequente di iponatremia nei pazienti neurochirurgici, indicano che il trattamento di questi pazienti deve essere guidato dalla preventiva valutazione del loro stato volemico. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 293-98).

  • Ruolo dell'infezione CMV, del trattamento immunodepressivo e dei calcio-antagonisti nelle infezioni polmonari da opportunisti nel trapianto renale
    B. Malfi, G. Cesano, L. Besso, L. Colla, C. Soto, G.P. Segoloni, G. Piccoli

    Le infezioni polmonari da opportunisti rappresentano una delle complicanze più temute per la sopravvivenza del paziente sottoposto a trapianto renale. La loro comparsa dipende dal grado di immunosoppressione e talora è correlabile a precedenti infezioni virali in grado di sortire un effetto immunomodulante. Abbiamo inteso correlare in una popolazione di 114 trapianti renali consecutivi, con follow-up di almeno 3 mesi, il rischio di infezione polmonare in rapporto alla terapia immunosoppressiva utilizzata, alla presenza di infezione CMV ed all'uso di diltiazem. A quest'ultimo è riconosciuto, nell'ambito dei ca-antagonisti di comune impiego per migliorare la perfusione renale e ridurre l'effetto nefrotossico legato alla ciclosporina, un particolare effetto immunodepressivo, in grado di potenziare la terapia standard. Il protocollo immunodepressivo utilizzato all'induzione era rappresentato da duplice terapia (DU) in 41 pazienti; triplice terapia (TRI) in 8 pazienti; quadruplice contemporanea (QC) in 26 pazienti; quadruplice sequenziale (QS) in 39 pazienti. Il diltiazem (dil) è stato impiegato in 50 trapianti consecutivi; un secondo gruppo di 64 trapianti, eseguiti anch'essi consecutivamente, non è stato trattato con dil. Tutti i pazienti sono stati studiati due volte la settimana per quanto riguardava la determinazione dell'antigenemia CMV. Abbiamo osservato un significativamente più elevato rischio di infezione polmonare da opportunisti nei pazienti trattati con dil rispetto ai non trattati 20% vs 1.5%. Le infezioni polmonari non trovavano relazione né con la presenza di antigenemia CMV, né con l'uso di siero antilinfocitario impiegato all'induzione. Questo, al contrario, impiegato in associazione al dil, era in grado di potenziarne gli effetti negativi portando al 25% il rischio di infezione polmonare. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 299-304).

  • Studio prospettico di un anno di Sandimmun Neoral in trapiantati renali stabili
    C. Basile, R. Giordano, A. Montanaro, M.G. Schiavone, A.L. Marangi, F. De Padova, V.A. Ligorio, D. Santese, A. Semeraro

    E' stata sviluppata recentemente una nuova formulazione galenica di ciclosporina A (CsA), basata sulla tecnologia della microemulsione. La sua biodisponibilità è relativamente indipendente dall'apporto di cibo e dalla secrezione biliare. Scopo del presente studio prospettico fu quello di investigare l'affidabilità e la sicurezza della conversione dalla formulazione convenzione di CsA (Sandimmun Ò, SIM) alla formulazione in microemulsione (NeoralÒ, NEO) con un rapporto 1:1 in 23 pazienti con stabile funzione del rene trapiantato. I parametri usati furono i trough levels ematici di CsA, i livelli sierici di creatinina, SGPT ed uricemia, e la pressione arteriosa sistolica e diastolica. Tali parametri furono rilevati 3, 2, 1 mese prima della conversione ed il giorno della conversione (tutti raggruppati in un unico valore indicato come t0) e 15, 30, 90, 150, 240 e 360 giorni dopo la conversione. Variazioni di dose venivano effettuate per raggiungere trough levels monoclonali ematici di CsA compresi nel range terapeutico di 80 - 200 ng/ml. Nei 12 mesi di studio la dose di CsA fu ridotta in maniera statisticamente significativa del 7.7% (da 221.2 ± 21.3 SEM mg/die a t0 a 204.2 ± 14.7 a t360, p>0.009). Nessun incremento significativo fu osservato nei trough levels ematici di CsA, nei livelli sierici di creatinina e SGPT, e nella pressione arteriosa sistolica e diastolica. Vi fu invece un incremento statisticamente significativo dell'uricemia (p>0.02). In conclusione, la conversione con rapporto 1:1 da SIM a NEO è efficace e sicura in pazienti con stabile funzione del rene trapiantato. E' consigliata una riduzione iniziale della dose del 5 - 10% nei pazienti con trough levels nel range alto. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 305-309).

  • Improvvisa, inusuale e sfavorevole evoluzione in corso di crioglobulinemia mista associata ad epatite C e glomerulopatia membrano-proliferativa (Caso Clinico)
    N. Settefrati, M. Bonomini, S. Stuard, A. Albertazzi

    In corso di epatite C sono frequenti numerosi disordini di tipo immunologico fra cui manifestazioni associate alla produzione di anticorpi organospecifici. Descriviamo il caso di una paziente affetta da glomerulonefrite membrano-proliferativa in corso di crioglobulinemia mista conseguente ad epatite C. In questa paziente si sono manifestate acutamente: una colestasi intraepatica, una marcata riduzione degli ormoni prodotti dall'ipofisi anteriore, una colliquazione dei tessuti molli dell'arto inferiore destro ed un'anemia macrocitica associata alla produzione di anticorpi diretti contro la parete gastrica. La valutazione sia clinico-laboratoristica che strumentale, fa sorgere il sospetto di un'attivazione del sistema immunitario a tipo "burst" autoimmune. Sebbene manchi il riscontro autoptico di tale ipotesi, segnaliamo il caso come una possibile sfavorevole ed atipica evoluzione dell'epatite C. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 305-309).

  • Complicanza intestinale dell'amiloidosi da dialisi (Caso Clinico)
    L. Baldrati, S. Cerasoli, B. Balbi, A. Giudicissi, F Facchini, D. Docci, C. Capponcini, F. Morigi, C. Feletti, G. Viglietta

    Un paziente di 54 anni, in emodialisi periodica da 21 anni, ha presentato una complicanza intestinale da amiloidosi da dialisi. Ricoverato per dolori addominali e enterorragia, veniva sottoposto ad emicolectomia destra per stenosi del colon ascendente; l'esame istologico dimostrava una massa ulcerata con ampi depositi di amiloide positivi per Beta2-microglobulina localizzati nella parete muscolare e in sede perivascolare. Nei pazienti in dialisi da lungo tempo va considerata la possibile natura amiloidotica di disturbi clinici a carico dell'apparato digerente. (Giorn It Nefrol 1997; 14: 305-309).

  • L'angolo di fase è una misura dello stato nutrizionale del paziente emodializzato? (Lettera alla Redazione)
    B. Di lorio, V. Terracciano, G. Ammirati, T. Lopez
  • Rapporto della commissione dialisi (Società Italiana di Nefrologia) sui costi della terapia dialitica
  • Riunioni e Congressi


Editor in chief
dr. Biagio Raffaele Di Iorio
Co-redattori
dr.ssa Cristiana Rollino
dr. Gaetano La Manna
Redattori associati
dr. Alessandro Amore
dr. Antonio Bellasi
dr. Pino Quintaliani
dr. Giusto Viglino
Direttore responsabile
Fabrizio Vallari
Segreteria
gin_segreteria@sin-italy.org
fax 0825 530360

© 2013-2024 Società Italiana di Nefrologia — ISSN 1724-5990 — Editore Tesi SpA

Giornale Italiano di Nefrologia è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione n. 396 del 10.12.2013.

La piattaforma web su cui condividere in maniera semplice, efficace ed interattiva le conoscenze nefrologiche attraverso la pubblicazione online di documenti multimediali.

INFORMATIVA

NephroMEET accoglie come documenti con marchio SIN quelli approvati da: Comitati e Commissioni ufficiali SIN, Gruppi di Studio SIN, Sezioni Regionali/Interregionali SIN.

Il Consiglio Direttivo SIN si riserva inoltre la facoltà di certificare con marchio SIN altri documenti qualora lo ritenga opportuno.

Gli Autori si assumono in ogni caso la responsabilità dei contenuti pubblicati.

I contenuti pubblicati sono riservati ad un pubblico esperto nel settore medico-scientifico.

Seguici su Twitter

Developer e partner tecnologico:
TESISQUARE®

Assistenza telefonica allo 0172 476301
o via mail

Cookie Policy

Per accedere ai contenuti occorre essere registrati ed avere effettuato la login.
Se non lo sei ancora, puoi registrarti a partire da questo link.

×